Cultura della prevenzione
e comunicazione
La divulgazione e la comunicazione
La conoscenza è fondamentale per battere il cancro, e in AIRC lo sappiamo bene. Negli anni abbiamo comunicato sempre di più i risultati della ricerca, di pari passo con l’uscita dei dati dai laboratori.
Le attività di comunicazione di AIRC comprendono la divulgazione scientifica dei risultati, gli interventi per la prevenzione, la promozione delle campagne di raccolta fondi e le attività nelle scuole.
Centrale in questa strategia è il periodico Fondamentale, la nostra voce nelle case dei sostenitori, una delle più autorevoli pubblicazioni italiane d’informazione in campo oncologico.
La presenza online
Da molti anni AIRC è impegnata a rinforzare la relazione con i donatori e a instaurare un legame con le fasce di popolazione più giovani, attraverso i canali digitali.
Scegliere di utilizzare le nuove tecnologie ci permette di intercettare un pubblico più ampio e aumentare l’efficacia della comunicazione.
*gli utenti rappresentano il numero di visitatori conteggiati una sola volta durante il periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023
** al 31 dicembre 2023
I media con AIRC
e AIRC per i media
Oltre a sostenere il progresso della ricerca oncologica finanziando progetti d’eccellenza, AIRC è impegnata ogni giorno nel diffondere l’informazione scientifica attraverso i suoi canali e con il fondamentale supporto dei mezzi d’informazione.
I media sono un alleato strategico in questa doppia missione, perché permettono ai cittadini di essere aggiornati sui progressi della ricerca e, al contempo, sottolineano l’importanza del contributo che ciascuno può dare per rendere il cancro sempre più curabile.
Nel 2023 hanno parlato di noi
*i numeri riferiti a stampa e web comprendono le citazioni di AIRC e IFOM rilevate da Mimesi. Nei numeri riferiti a radio e TV indicano il totale dei passaggi tra citazioni editoriali, spazi dedicati con testimonial, approfondimenti scientifici con ricercatori e relative repliche, rilevati da Mimesi
Il futuro della ricerca comincia in classe
Per rendere il cancro sempre più curabile serve l’aiuto di tutti: la scuola è un luogo privilegiato dove costruire questa consapevolezza.
Per questo AIRC ha da tempo stretto un’intensa collaborazione con la scuola, da quella dell’infanzia alla secondaria di secondo grado. Negli ultimi anni abbiamo anche incrementato la nostra presenza ai maggiori festival di divulgazione scientifica, per ampliare ancor di più la platea dei destinatari della nostra comunicazione.
Negli ultimi anni abbiamo anche incrementato la nostra presenza ai maggiori festival di divulgazione scientifica, per ampliare ancor di più la platea dei destinatari della nostra comunicazione.
I numeri di AIRC nelle scuole
AIRCampus: prosegue il progetto con le università italiane
Conoscenza, innovazione, passione, giusta causa, futuro: sono questi alcuni dei valori che guidano il lavoro dei ricercatori di AIRC, impegnati senza sosta nei laboratori del nostro Paese.
Gli stessi principi ispirano AIRCampus, il progetto nato nel 2016 con cui AIRC incontra gli studenti delle università italiane: insieme, per il futuro della ricerca. Gli obiettivi di AIRCampus sono far conoscere agli studenti la realtà di AIRC, la sua missione e i suoi valori, diffondere la consapevolezza del “problema cancro” e sensibilizzare i ragazzi al volontariato.
D’accordo con i professori, AIRC ha coinvolto professionisti (tra cui ricercatori, giornalisti, esperti di comunicazione e di non profit) che hanno incontrato gli studenti in aula e da remoto e affrontato argomenti collegati ai piani di studio, dando ai ragazzi la possibilità di approfondire tematiche di loro interesse.
Nell’anno accademico 2022/2023 AIRCampus è stato ospitato dalle Università di Padova, Pavia, Ferrara, Messina, Federico II di Napoli, Cagliari, Uninsubria e Unical. Nell’anno accademico 2020/2021, agli studenti delle università coinvolte nel progetto è stato sottoposto un questionario delle attività svolte.
I questionari di valutazione compilati sono stati 1.265, e oltre il 90 per cento degli intervistati ha valutato i contenuti proposti chiari, interessanti e utili per la propria formazione.